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Diamo i numeri di Villapiana

Diamo i numeri di Villapiana

Riflessioni sulla demografia, la società e l’economia del futuro

Premessa

In questo articolo approfondiremo quanto avevamo anticipato analizzando il voto dei villapianesi su VBA-News. I dati che qui analizzeremo auspichiamo che siano utili per avere contezza del contesto di cui parliamo, in cui viviamo e – se possibile – progettiamo in termini innovativi. La maggior parte dei dati sono presi da: www.tuttitalia.it, www.comuni-italiani.it e www.istat.it. Alcune elaborazioni sono nostre. Ovviamente i dati sono relativi al Comune di Villapiana, che metteremo in relazione con altri Comuni del territorio e/o con le stesse caratteristiche in altri territori italiani.

Dati demografici

Descriviamo qui l’evoluzione storica della popolazione soffermandoci sulla sua struttura negli ultimi anni, per età, provenienza e classi in età scolastica.

Il Comune di Casalnuovo nel 1861 aveva 954 abitanti. Da questa data e con la nuova denominazione di Villapiana i successivi censimenti hanno registrato una costante crescita1 della popolazione come evidenzia il grafico che segue:

Dal 2018 i dati tengono conto dei risultati del censimento permanente della popolazione, rilevati con cadenza annuale e non più decennale. A differenza del censimento tradizionale, che effettuava una rilevazione di tutti gli individui e tutte le famiglie ad una data stabilita, il nuovo metodo censuario si basa sulla combinazione di rilevazioni campionarie e dati provenienti da fonte amministrativa.2

Al 31 dicembre 2023 la popolazione residente risulta quindi essere 5.490 unità. Dai dati elettorali che abbiamo analizzato in articoli precedenti si rileva che la maggior parte del corpo elettorale risiede nelle frazioni Lido e Scalo. In percentuale Villapiana Centro ha il 30%, mentre l’agglomerato Lido-Scalo il 70%. Ora, forzando un po’ il dato, potremmo per ipotesi affidare le stesse percentuali al totale della popolazione. Avremmo così la seguente distribuzione: Villapiana Centro 1647 e Villapiana Lido-Scalo 3843. Consideriamo tuttavia questa distribuzione indicativa, anche in riferimento al ragionamento sullo spopolamento che faremo più avanti.

Movimento naturale della popolazione. Il movimento naturale della popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche saldo naturale. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee. Nel periodo complessivo dal 2012 al 2023 si sono registrate 513 Nascite e 721 Decessi con un Saldo Naturale di – 208.

Flusso migratorio e variazione della popolazione. La tabella ed il grafico seguenti riportano il dettaglio del comportamento migratorio dal 2018 al 2023: numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Villapiana negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del Comune.

Anno: 2018–2023

Iscritti: – Comuni: 970 – Estero: 238 – Altri3: 7

Cancellati: – Comuni: 804 – Estero: 92 – Altri: 12

Saldo con l'estero: +146 - Saldo totale: +307

Variazione demografica ai censimenti dal 2001 al 2021.

La variazione demografica di Villapiana è in controtendenza con gli altri Comuni limitrofi: è in aumento in termini complessivi (di poche centinaia di unità). Anche se sappiamo da elementi di esperienza diretta che il Centro Storico vive la stessa condizione di spopolamento caratteristica dei comuni collinari e montani dell’intera Calabria. In realtà la migrazione positiva è dettata da trasferimenti da altri comuni vicini, e in maniera prevalente verso le frazioni marinare, in particolare Villapiana Lido.

Cittadini stranieri a Villapiana al 2024. Gli stranieri residenti a Villapiana al 1° gennaio 2024 sono 543 e rappresentano il 9,9% della popolazione residente. Tra il 2014 e il 2013 sono sempre stati tra le 400 e le 500 unità, superando quest’ultima cifra nel 2024. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Marocco con il 29,1% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (24,7%), dalla Bulgaria (9,0%), dall’Albania (6,3%), dall’Ucraina (4,6%) dalla Siria (4,2%) e dal Pakistan (3,5%).

Registriamo quindi una crescita costante della popolazione (seppur rallentata negli ultimi anni) nonostante il saldo negativo del movimento naturale (nascite – decessi = -208) ed il relativamente basso saldo di migranti dall’estero (+146). Infatti il saldo totale migratorio (+370) è determinato da trasferimenti da altri comuni italiani (riteniamo in prevalenza comuni vicini, collinari e montani). Tuttavia il movimento migratorio - in negativo – riguarda sicuramente anche il Centro Storico come abbiamo notato in precedenza.

Struttura della Popolazione.

Estremamente importanti sono i dati relativi alla Struttura della Popolazione, poiché ci descrivono il tipo si società che abbiamo costruito (e stiamo tuttora costruendo). Concetto sul quale torneremo nelle considerazioni generali e conclusive di questa analisi. Intanto un dato di positività: l’età media (da non confondere con l’aspettativa di vita) è in aumento negli ultimi anni: dai 43,1 anni del 2013 ai 46,3 anni del 2024.

Distribuzione della popolazione 2024 per età.

 

Struttura della popolazione dal 2015 al 2024.

L’analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni e oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressivastazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo o su quello sanitario.

Come si evince dal grafico si tratta di “popolazione regressiva”, con una tendenza al peggioramento: la popolazione giovanile diminuisce, mentre quella anziana aumenta: nel 2024 la differenza è di ben 11,9%, mentre nel 2015 era del 7%.

Vale la pena qui citare quanto scrive Open Calabria (25 marzo 2025 – Pagina Facebook):

“La Calabria si sta spegnendo lentamente. Non per cataclismi o calamità, ma per un fenomeno silenzioso e inesorabile: l’inverno demografico. Sempre più vuota, sempre più vecchia, la regione sta affrontando una crisi strutturale fatta di culle vuote, classi che si svuotano e città che perdono i giovani. I dati più recenti dell’Istat e le proiezioni della Svimez non lasciano spazio a interpretazioni ottimistiche. Negli ultimi cinque anni, la Calabria ha perso 23.677 residenti under 19. Un’intera città di ragazzi sparita nel nulla. Un calo che mette a rischio scuole, servizi e coesione sociale. Dal 2002 a oggi: 136mila giovani in meno. In pratica, la Calabria ha perso quasi metà del suo bacino scolastico. Il fenomeno non è circoscritto solo ai neonati: coinvolge tutte le fasce giovanili, dai bambini delle primarie agli studenti delle superiori.

Il calo delle nascite ha un impatto diretto sul mondo della scuola. Secondo le stime dell’Istat e della Svimez, entro il 2036 la Calabria perderà 18.313 alunni della scuola primaria. Significa un -22,9% nella fascia 5-9 anni.

Una stima destinata a incidere pesantemente sugli organici scolastici. La Legge di Bilancio prevede infatti un taglio nazionale di 5.667 cattedre, con il Sud destinato a pagare il prezzo più alto. […] il calo della popolazione studentesca, [che] in Calabria è diventato ormai cronico.”

Diamo, ora, uno sguardo alla situazione della popolazione scolastica di Villapiana.

Popolazione per classi di età scolastica, (da 0 a 18 anni) al 1° gennaio 2022. I dati tengono conto dei risultati del Censimento permanente della popolazione, su elaborazioni ISTAT. La tabella ed i grafici in basso riportano la potenziale utenza per l’anno scolastico 2022/2023 delle scuole di Villapiana, secondo i differenti cicli scolastici (nido, materna, primaria, secondaria di I e II grado) e gli individui con cittadinanza straniera.

Su questi numeri faremo dei ragionamenti di prospettiva in conclusione, essendo – questi numeri – i pochi che abbiamo a disposizione per individuare percorsi di futuro per la nostra comunità, in ambito di risorse umane.

 

Dati Economici

Daremo qui alcuni dati – che metteremo in relazione con altre rilevazioni di altri territori – riguardanti il “reddito disponibile al lordo delle imposte”, ossia l’imponibile delle dichiarazioni IRPEF. Come è noto per misurare la “ricchezza” si usa la rilevazione del PIL, di cui diamo di seguito la definizione:

PIL (Prodotto Interno Lordo): misura il valore totale dei beni e servizi finali prodotti in un paese in un determinato periodo di tempo, solitamente un anno. È un indicatore della ricchezza e dell'attività economica di una nazione.

PIL pro capite: è il PIL totale diviso per la popolazione di un paese. Indica la ricchezza media per abitante ed è spesso usato per confrontare il benessere economico tra nazioni.

Qui ci soffermeremo – invece – sul reddito pro capite per analizzare la disponibilità di reddito nelle nostre analisi: Il reddito pro capite è il reddito medio per abitante di un paese, calcolato dividendo il reddito nazionale totale (inclusi salari, profitti e rendite) per la popolazione.

A differenza del PIL pro capite, che misura la produzione economica media per persona, il reddito pro capite tiene conto anche dei redditi provenienti dall'estero e della distribuzione effettiva della ricchezza tra i cittadini.

Dati preliminari di conoscenza anno 2016. Partiamo dall’elaborazione pubblicata dal sito www.comuni-italiani.it per inquadrare al meglio il dato economico dal quale partire nelle successive elaborazioni (dati www.istat.it) e nelle considerazioni conclusive con le quali affronteremo “timidamente” le tematiche relative al futuro.

Nell’anno 2016 a Villapiana erano registrate 5.646 abitazioni, 3.664 automobili e 321 motocicli. I dichiaranti Reddito Irpef erano 3.643 (64% della popolazione) per un imponibile complessivo di € 42.912.893; con una media sul totale dei dichiaranti di € 12.392 e un pro-capite sul totale della popolazione di € 7.925.

Poco, sufficiente, abbastanza, molto? Ognuno si può fare una sua idea; tuttavia per aiutare la riflessione è il caso di mettere in relazione con altre “situazioni” italiane:

Reddito Irpef – dati di comparazione:

Di seguito lo stesso studio riferiva della posizione in graduatoria del Reddito Irpef (pro-capite) di Villapiana rispetto ad altri Comuni nelle diverse aree di riferimento:

Reddito Irpef posizione:

Dati che conoscevamo, situazione che conoscevamo? Che l’intuito poteva indicarci? Certo. Ma averne contezza con precisione può portarci ad almeno due atteggiamenti di reazione, dei quali ragioneremo nelle considerazioni conclusive.

Concentriamoci, ora, sui dati ISTAT a partire dal 2021, dati più recenti, migliorativi, anche se comparati con altri territori conservano la medesima configurazione.

Riprendiamo qui alcune considerazioni che abbiamo letto in un articolo dell’Eco dello Jonio, a firma Marco Lefosse del 1° maggio 2024. L’articolo si riferiva ai dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze e relativi alla Calabria del Nord-Est (Alto Jonio).

“Se i dati Istat avevano dato un quadro allarmante delle condizioni della qualità della vita rapportata alla dignità del reddito nel territorio della Calabria del nord-est; i dati diramati dal Ministero delle Finanze e raccolti nell’ultimo Rapporto Svimez sul Reddito Irpef pro-capite, non solo confermano la drammaticità delle condizioni di vita delle famiglie di questo territorio ma sugellano un dato: questo è uno dei territori più poveri d’Italia. Sono i numeri finanziari a dirlo, senza possibilità di smentita.”

Diamo un’occhiata ai dati Irpef di Villapiana per tipologia:

Dati Istat 2021 Villapiana:

Il reddito imponibile di € 45.386.035,00 è composto in massima parte da reddito da:

- Lavoro dipendente (€ 24.394.680,00 – 53,7%) e da

- Pensione (€ 16.936.457,00 – 37,3%),

 - Ovvero per un totale di € 41.331.137,00 (91,1%).

Il reddito pro-capite nel 2012 era di € 7.960, nel 2016 di € 7.925 e nel 2021 di € 8.345, con un incremento del 4,6% sul 2012 e del 5% sul 2016. Molto significativi sono i dati del Reddito per classi di importo, che evidenziano nella prima riga una situazione di assoluto interesse:

-  Il 48,5% dei dichiaranti (1684) dispone di un reddito pro-capite (al lordo delle imposte) di € 4.611,66;

-  mentre solo 5 dichiaranti (0,1%) dispone di un reddito (al lordo delle imposte) superiore ai € 120.000,00 – con un imponibile complessivo di € 706.824,00 (1,5% del totale).

 - Il 38,7% dei dichiaranti (1343) dispone di un reddito imponibile da 10.000,00 a 26.000,00, con un imponibile complessivo di 22.264.122,00 e un pro-capite di € 16.578,00.

I soli dati di Villapiana sono sicuramente interessanti (e in una qualche misura, preoccupanti) ma ci dicono poco se non comparati con i dati di altri territori e messi in relazione con altre realtà economiche. Abbiamo scelto di comparare il dato del reddito disponibile pro-capite per residente. Seguono quindi alcune tabelle che abbiamo ricavato dalle elaborazioni dell’ISTAT, ma ci concentreremo sui dati medi in comparazione con quello di Villapiana.

Comparazione con Comuni analoghi:

- per popolazione,

- ma in diversa regione (nord, sud)

- e/o vicini di contesto (Alto Jonio),

- o analoga capacità economica o settore (turismo, agroalimentare, commercio).

Abbiamo scelto:

- due Comuni di 2 Regioni “ricche” del nord Italia (Lombardia e Emilia Romagna) con circa 5.000 abitanti (Almè – 5491 - in provincia di Bergamo e Campegine – 5351 - in provincia di Reggio Emilia);

- tre Comuni di regioni del sud Italia con analoga popolazione (Senise in provincia di Potenza – 5463; Spinazzola in provincia di Barletta-Andria-Trani – 5894; Maiori in provincia di Salerno – 5510);

- un Comune calabrese in altra provincia (Gizzeria in provincia di Catanzaro – 5145).

Nella comparazione abbiamo poi inserito: :

- quattro Comuni vicini (e in qualche modo affini economicamente): Trebisacce (8593), Corigliano-Rossano (76934), Cerchiara di Calabria (2318), Cassano all’Ionio (16579).

Il dato medio della comparazione allargata a tutti i Comuni della fascia dell’Alto Jonio (compresa la Basilicata e dell’area del Pollino (vedi Appendice Tabella 1) per l’anno 2021 è superiore di € 1.457,74 (+14,9%); mentre quella con i Comuni della fascia tirrenica turistica (vedi Appendice Tabella 2) è superiore di € 864,14 (+9,4%).

Di altra natura e di gran lunga superiore è il dato medio della comparazione con i Comuni della Riviera Romagnola (Rimini e Riccione esclusi) (vedi Appendice Tabella 3): € 6.509,14 (+43,8%).

 

Considerazioni conclusive aperte

I dati demografici (spopolamento e invecchiamento) incrociati con quelli economici (storicamente di economia debole) ci descrivono una situazione per nulla positiva, anzi con forti elementi di criticità. Mentre scriviamo il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i dati di aggiornamento riferiti al 2024 (e ripresi dal sito YouTrend), che confermano i dati relativi agli anni passati (si veda Immagine in Appendice). La situazione, quindi, non migliora.

Rispetto al futuro e alle possibilità di sostenibilità sociale ed economica del nostro territorio possiamo avere almeno due atteggiamenti (come anticipato). Il primo – quello che ci caratterizza storicamente, che ci è più congeniale – è di accentuare la nostra predisposizione alla “lamentela” improduttiva, magari addossando le responsabilità (le colpe) della situazione a qualcun altro a rotazione: i piemontesi e l’unità d’Italia, Garibaldi, la politica e i politici cosentini, i settentrionali, eccetera. Questo atteggiamento produce di converso la proposizione di soluzioni e progetti non utili al cambiamento, e senza costrutto: tipo l’istituzione di una Provincia della Sibaritide, l’aeroporto di Sibari, e altrettante progettazioni utili a spostare i problemi in avanti senza mai affrontarli in maniera seria. Non si capisce, infatti, come potrebbe un ente come la Provincia di per sé costituire fonte di sviluppo; così come invece di pensare a dei collegamenti su rotaie – per altro già esistenti – con l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme (65/70 minuti) si ipotizza da anni un aeroporto che prevedibilmente non avrebbe viaggiatori sufficienti.

Dobbiamo quindi cambiare atteggiamento ed iniziare consapevolmente ad agire in termini di collettività e comunità che misura la propria forza per progettare e affrontare il proprio futuro. La politica in questo senso non è l’attore più importante, ma la conseguenza di una serie di processi che partendo dal basso arrivano alla produzione di politiche di gestione dei beni comuni in direzione dello sviluppo sostenibile. Rifuggendo dalla disperazione e assumendo un atteggiamento responsabile bisogna iniziare a valutare cosa abbiamo, rispetto a ciò che manca. Iniziamo quindi a ragionare sulle risorse in maniera consapevole, sapendo già in partenza che la strada da percorrere non è affatto semplice e le difficoltà sono enormi: i gap da superare sono montagne da scalare.

Non siamo qui a proporre ricette ma a fare opera di conoscenza. Conoscenza che procede e aumenta ponendosi le giuste domande.

- La prima: Saremo in grado di cambiare la situazione?

- La seconda: Chi si caricherà la sarma? 4

- La terza: Con quali risorse approcciamo il cambiamento ed il futuro?

Per quanto alle risorse economiche abbiamo grossi problemi da superare, e che non si superano certo agendo solo sul nostro contesto (piccolo o largo che sia): se i salari italiani sono tra i più bassi d’Europa, non possiamo certo pensare di iniziare a risolvere questo problema in Calabria. Tuttavia abbiamo risorse naturalistiche e culturali sulle quali puntare, e ampissimi margini di miglioramento riscontriamo in ambito logistico: trasporto locale, banda larga, telecomunicazioni, eccetera. Anche sul piano delle risorse umane – come abbiamo visto – le cose non vanno benissimo: invecchiamento e spopolamento, emigrazione di giovani con competenze elevate. Ma è proprio sulle risorse umane che bisognerà – a nostro avviso – puntare, per rispondere alle tre domande principali, sopra elencate. In questo senso ci servano da stimolo i dati sulla popolazione scolastica sopra illustrati. Circa 900 individui (su 5.490) in età formativa (nei vari gradi) sono una grande risorsa (!) da sostenere, supportare e coltivare con servizi adeguati che affianchino il grande lavoro che fa la Scuola.

La tabella sotto illustra la condizione professionale nel 2021 degli individui con più di 15 anni a Villapiana: persone occupate 35,55% + in cerca di occupazione 5,56%, totale forza lavoro = 41,11%, mentre la non forza lavoro è il 58,89%, di cui pensionati 22,27%. Bisognerà quindi puntare sul lavoro qualificato dei giovani e delle donne in particolare.

Condizione professionale (soggetti con + di 15 anni)

Come e in quali ambiti? Come si fa ad invertire il trend illustrato della struttura della popolazione per età. Promuovendo il rientro dei giovani (o meno giovani), predisponendo le condizioni sostanziali perché ciò avvenga. Indirizzando le politiche locali verso la strutturazione di servizi logistici e alla persona in grado di sostenere un’economia nuova, che agisca in termini di potenziamento dell’elemento relazionale in ragione dell’abbattimento dell’individualismo. Promozione e costruzione di un modello economico collaborativo e cooperativo versus quello competitivo.

La politica locale – in maniera sempre più allargata, di comprensorio, distretto – può mettere in campo azioni di amministrazione condivisa con una cittadinanza che si pensa in maniera nuova, in maniera collettiva, collaborativa che congiuntamente progetta il futuro dei propri figli.

Una nuova concezione di Turismo basato sulla fruizione di servizi alla persona, che intreccia sul territorio un’economia energetica di circolarità, del ri-ciclo e del ri-uso. E’ vero questi sono solo dei titoli, per l’azione serve ben altro, ne siamo consapevoli. Ma il nostro compito è quello di fornire il contesto di pensiero, e su questo ci rendiamo disponibili nell’elaborazione di modelli, di metodo, della cittadinanza attiva.

Tre sono quindi gli ambiti di rilevanza e importanza sui quali investire tutte le risorse disponibili: sanità, mobilità, connettività; formazione e nuove professionalità. È vero che i numeri non ci danno molta speranza, ma è altrettanto vero che abbiamo molte possibilità: ambiente naturale e storico ancora incontaminato; una Università – l’Unical – che sta scalando tutte le classifiche nazionali e internazionali; una popolazione giovanile su cui puntare; esperienze e competenze da stimolare e mettere a disposizione della collettività in modalità collaborativa. Ma – lo ribadiamo – bisogna partire dalla consapevolezza, dai numeri. Ogni buona progettazione parte da elaborazione di dati. Qui facciamo un unico esempio, riservandoci di proseguire questa ricerca anche in futuro su vba-news.

La tabella sotto illustra il bisogno di mobilità a Villapiana nel 2019:

È possibile quindi ipotizzare una mobilità collettiva sostenibile? A nostro avviso, sì.

Concludendo, l’immagine che ci piace come riferimento di questa nuova idealità, è in realtà un’immagine che viene dal passato: il gruppo scultoreo di Gian Lorenzo Bernini, Enea, Anchise e Ascanio.

Il soggetto è ripreso dal secondo libro dell'Eneide di Virgilio, dove si racconta della rocambolesca fuga di Enea, Anchise e Ascanio da Troia in fiamme: Enea ha sulle spalle il vecchio padre Anchise, paralizzato nelle gambe e con la schiena ricurva, che reca in mano il vaso con le ceneri degli antenati (i Lari Tutelari). Il terzo personaggio è il piccolo Ascanio, figlio di Enea, che segue i due parenti stringendo nella mano l'eterno fuoco custodito nel tempio di Vesta che accenderà la nuova vita di Roma.

15 maggio 2025, Antonio Bria

 

Appendice

Tabella 1: Comparazione con Comuni della fascia dell’Alto Jonio (compresa la Basilicata) e dell’area del Pollino.

Tabella 2: Comparazione con Comuni fascia calabrese tirrenica turistica:

Tabella 3: Comparazione con Comuni della Riviera Romagnola (Rimini e Riccione esclusi).

Immagine 1: Fonte Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

Note a pie di pagina

1 Costante di crescita che prosegue anche negli ultimi anni, anche se in maniera rallentata.

2 Per i dettagli si veda www.tuttitalia.it alla pagina Villapiana.

3 Sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative.

4 Traduzione per i non villapianesi: chi si caricherà il peso del cambiamento?.




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